29 Novembre Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese.

La AWMR Italia – Donne della Regione mediterranea aderisce alla Settimana di solidarietà con le donne e il popolo di Palestina, lanciata dalla Federazione Democratica InternazionaleDonne (WIDF/FDIM), a partire dal 29novembre – giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese – fino al 6 dicembre. In questa settimana le organizzazioni della WIDF/FDIM nei cinque continenti organizzano dimostrazioni e iniziative per portare ovunque la voce della Resistenza Palestinese contro l’occupazione israeliana.  

Siamo con le donne palestinesi che lottano contro la pulizia etnica e il colonialismo israeliano. Non può esserci libertà per le donne palestinesi senza una Palestina libera.

Denunciamo il piano criminale del governo Netanyahu di cancellare con i bombardamenti i territori palestinesi, sterminando la popolazione di Gaza e deportandola dopo averne reso inabitabile il territorio.

La tregua non basta, chiediamo il cessate il fuoco permanente! Esigiamo:

Ø  la sospensione immediata della cooperazione militare tra Italia e Israele.

Ø  l’invio di una forza internazionale di mantenimento della pace a Gaza sotto l’egida delle Nazioni Unite, di cui i Territori Palestinesi fanno parte a pieno diritto dal 2012.

Ø  la messa in stato di accusa dei leader israeliani per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e crimini di genocidio.

Ø  l’avvio di nuovi negoziati internazionali per l’istituzione di uno Stato Palestinese entro i confini precedenti al 1967, con Gerusalemme come capitale, secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite – inclusa la n. 194 che stabilisce il diritto al ritorno dei palestinesi nelle terre da cui furono espulsi – rimaste inapplicate.

#FreePalestine #Gazaceasefire 

L’ADoc-PCI in piazza il 25 novembre con tutte le donne che subiscono violenza.

L’ADoC-PCI sostiene con forza, fra gli altri, il punto della piattaforma di convocazione della manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne che dice: «Siamo con le donne palestinesi che lottano contro una triplice oppressione: di classe, di genere e coloniale. Non può esserci Palestina Libera senza libertà delle donne palestinesi, come non potrà esserci libertà per le donne palestinesi senza una Palestina libera dall’occupazione israeliana. Patriarcato e colonialismo sono due facce della stessa medaglia. Fermiamo la pulizia etnica e il genocidio del popolo palestinese! PALESTINA LIBERA».

Come ha dichiarato la dirigente di UN Women, Sima Bahous, nelle settimane successive all’inizio dei bombardamenti indiscriminati su Gaza, il 67% delle persone uccise sono state donne e bambini. Sette donne sono state uccise ogni due ore, o perché direttamente colpite nella distruzione delle loro case, o per la carenza di cure mediche a seguito della distruzione degli ospedali e centri medici. A Gaza sono avvenute 180 nascite ogni giorno senza acqua e anestesia, senza l’elettricità necessaria per le incubatrici e altre attrezzature mediche.

Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, vinciamo il silenzio e l’ipocrisia nei confronti delle donne e dei bambini palestinesi, superiamo la disumanizzante propaganda occidentale che cerca di impedirci di ascoltare le 10mila storie umane di palestinesi uccisi, non lasciamo le donne palestinesi sole a difendere la propria vita e dignità di esseri umani.

L’Unione Generale delle Donne Palestinesi (GUPW) ha scritto: «Vi chiediamo di continuare a protestare – in tutte le possibili forme politiche e mediatiche – contro la guerra di sterminio che si sta conducendo contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza, vi chiediamo di amplificare ovunque nel mondo la voce della Palestina».

L’ADoC-PCI ascolta il grido delle sorelle palestinesi e chiede con loro non solo una tregua dei combattimenti, ma anche giustizia, fine della Nakba che dura da 75 anni, uno Stato nazionale palestinese entro i confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale, secondo le risoluzioni inapplicate delle Nazioni Unite.

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