Secretaria Consejeros Embajada de Cuba en Italia
Il Governo Rivoluzionario della Repubblica di Cuba ha appreso dell’arbitrario ed aggessivo Ordine Esecutivo emesso dal Presidente degli Stati Uniti contro il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che definisce questo paese una minaccia per la sua sicurezza nazionale, come rappresaglia per le misure adottate in difesa della propria sovranitá di fronte agli atti di ingerenza delle autoritá nordamericane e del Congresso statunitense.
In che modo il Venezuela minaccia gli Stati Uniti? A migliaia di chilometri di distanza, senza armi strategiche e senza impiegare risorse ne’ funzionari per cospirare contro l’ordine costituzionale statunitense, la dichiarazione suona poco credibile e mette a nudo gli scopi di chi la fa.
Tuttavia, un simile pronunciamento nell’anno in cui si terranno le elezioni legislative in Venezuela conferma, ancora una volta, il carattere intromissorio della politica estera statunitense.
La gravitá di tale azione esecutiva ha messo in allarme i governi dell’America Latina e dei Caraibi che nel gennaio del 2014, nel Secondo Vertice della CELAC a L’Avana, dichiararono la regione Zona di Pace e ripudiarono qualsiasi atto che attentasse contro di essi, dato che hanno accumulato sufficienti esperienze dell’ingerenza imperiale nella loro storia.
Il Governo Rivoluzionario della Repubblica di Cuba rinnova nuovamente il suo incondizionato appoggio e quelllo del suo popolo alla Rivoluzione bolivariana, al governo legittimo del Presidente Nicolás Maduro ed all’eroico popolo fratello del Venezuela.
Nessuno ha il diritto di intervenire negli affari interni di uno Stato sovrano ne di dichiararlo, senza alcun fondamento, come una minaccia alla sua sicurezza nazionale.
Come Cuba che non é stata mai sola, anche il Venezuela non lo sará.
L’Avana, 9 marzo 2015
LETTERA DI FIDEL A NICOLAS MADURO
Caro Nicolás Maduro, Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela,
Mi congratulo con te per il brillante e coraggioso discorso pronunciato di fronte ai brutali piani del Governo degli Stati Uniti.
Le tue parole passeranno alla storia come testimonianza che l’umanitá puó e deve conoscere la veritá.
Fraternamente.
Fidel Castro Ruz
9 marzo 2015
INCONTRO CON GLI EROI
Li ho ricevuti sabato 28 febbraio, 73 ore dopo che avevano toccato la terra cubana. Tre di loro avevano consumato 15 lunghi anni, nel pieno della loro gioventú, respirando l’aria umida, maleodorante e ripugnante dei sotterranei delle prigioni yanquis, dopo essere stati condannati da giudici corruttibilli. Gli altri due, che cercavano anch’essi di impedire i piani criminali dell’impero contro la loro Patria, furono condannati a vari anni di carcere brutale.
Gli stessi organismi investigativi, estranei totalmente al piú elementare senso della giustizia, parteciparono alla disumana partita di caccia.
I servizi cubani non aveva assolutamente bisogno di seguire movimenti di nessun installazione militare degli Stati Uniti, perché potevano osservare dallo spazio tutto ció che si muoveva sopra il nostro pianeta attraverso la Base di Esplorazione Radioelettrica “Lourdes”, a sud della capitale di Cuba. Quesdto centro era capace di rilevare qualsiasi oggetto che si muovesse a migliaia di miglia dal nostro paese.
I Cinque Eroi antiterroristi, che non hanno arrecato alcun danno agli Stati Uniti, cercavano di prevenire ed impedire atti di terrorismo contro il nostro popolo, organizzato dagli organi dei servizi nordamericani che l’opinione pubblica mondiale conosce anche troppo bene.
Nessuno dei Cinque Eroi ha eseguito il proprio compito in cerca di applausi, di premi o di gloria. Hanno ricevuto i loro titoli d’onore perché non li hanno cercati. Essi, le loro mogli, i loro genitori, i loro figli e fratelli, i loro concittadini, tutti noi abbiamo il legittimo diritto a sentirci orgogliosi.
Nel luglio del 1953, quando attaccammo la caserma Monada, io avevo 26 anni e molto meno esperienza di quella che loro hanno dimostrato. Se si trovavano negli Stati Uniti non era per arrecare danno a quel paese, o per vendicarsi dei crimini che lí venivano organizzati, con la fornitura di esplosivo, contro il nostro paese. Cercare di impedirli era assolutamente legittimo.
La cosa principale al loro arrivo era salutare i propri familiari, gli amici ed il popolo, senza trascurare un solo minuto lo stato di salute e procedere ad un rigoroso controllo medico.
Pero ore ieri sono stato felice. Ho ascoltato racconti meravigliosi di eroismo del gruppo capeggiato da Gerardo e assecondato da tutti, compreso il pittore e poeta che conobbi mentre costruiva una delle sue opere nell’aerodromo di Santiago di Cuba. E le moglie? I figli e le figlie? Le sorelle e le madri? Non li aspettano? Bisogna celebrare il ritorno e l’allegria conla famiglia!
Ieri, volevo immediatamente conversare con i Cinque Eroi. Per cinque ore é stato quello il tema. Da ieri, fortunatamente, dispongo del tempo sufficiente per chiedere loro di investire una parte del loro immenso prestigio in qualcosa che sará estremamente utili al nostro popolo.
Fidel Castro Ruz
1 marzo 2015
Solidarietà con la Repubblica Bolivariana del Venezuela
DICHIARAZIONE DEL MINISTERO DELLE RELAZIONI ESTERE DELLA REPUBBLICA DI CUBA
Il Ministero delle Relazioni Estere della Repubblca di Cuba esprime la sua immutabile solidarietá ed appoggio al popolo ed al Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela ed al suo legittimo Presidente Nicolas Maduro Moros, di fronte al recente tentativo di colpo di Stato, ai piani piani di attentato ed alle cospirazioni posteriormente denunciate.
Cuba ripudia la guerra economica e mediatica contro la Rivoluzione Bolivariana e respinge energicamente le dichiarazioni e le azioni di ingerenza degli Stati Uniti e dell’Organizzazione degli Stati Americani che incoraggiano e promuovono la sovversione interna, in violazione della sovranitá, dell’indipendenza e della libera determinazione del popolo venezuelano.
Il Ministero delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba ratifica, ancora una volta, che i collaboratori cubani presenti nella fraterna nazione, continueranno a compiere il proprio dovere in qualsiasi circostanza, in favore del fraterno popolo venezuelano, solidale e nobile.
L’Avana, 20 febbraio 2015 “Anno 57 della Rivoluzione”