L’obbligo di salvare le vite in mare costituisce un preciso dovere degli Stati e prevale su tutte le norme finalizzate al contrasto dell’immigrazione irregolare. Non possiamo accettare che i migranti che fuggono d povertà, fame, guerra e dai lager libici, vengano abbandonati in mare. La vita umana per noi continua ad avere un valore assoluto . Stiamo assistendo ad un regime persecutorio di violenza che chiude i porti e perseguita anche chi è integrato. Ci schieriamo contro un Decreto Sicurezza che produrrà 60 mila migranti irregolari in due anni, Un decreto che non è solo repressivo verso chi viene definito “straniero” e pertanto “nemico” ma anche verso gli italiani che vedranno limitati i loro diritti a manifestare. Ad una politica disumanizzante ci contrapponiamo con una politica fatta di diritti e di valore delle persone. Non vogliamo essere complici di questa atroce disumanità.
Andrea Camilleri
Ci tengo da cittadino italiano, a dire questa frase: Non in nome mio”. Così lo scrittore Andrea Camilleri è intervenuto commentando lo sgombero avvenuto a Castelnuovo di Porto di una comunità di 540 migranti, definendolo “persecutorio, cioè a dire che stiamo entrando in un regime di violenza e di prepotenza”. Camilleri ha anche sottolineato la necessità di “tenere aperti i porti a tutti, mai chiusi, mentre si perseguitano anche coloro che ormai sono italiani perfettamente integrati. Questa è un’ossessione, rendetevene conto. Mi rifiuto di essere un cittadino italiano complice di questa nazista volgarità”.