L’8 marzo 1917 le donne di Pietrogrado scesero in piazza contro la guerra e la fame. Entrate in sciopero chiesero sostegno agli operai metalmeccanici. Secondo i dati ufficiali, nella capitale furono 90.000 gli scioperanti che scesero in strada e cercarono di raggiungere il centro della città. Il regime si trovò impreparato a fronteggiare le dimostrazioni: apparvero le bandiere rosse. Furono mandati i cosacchi contro le donne che resistettero e alla fine i soldati fraternizzarono con loro e le successive manifestazioni portarono al crollo dello zar ormai completamente screditato e privo anche dell’appoggio delle forze armate così che l’8 marzo 1917 è rimasto nella storia ad indicare l’inizio della rivoluzione russa.
Il 14 giugno del 1921 la Seconda Conferenza Internazionale delle donne comuniste tenuta a Mosca una settimana prima dell’apertura del III Congresso dell’Internazionale comunista fissò la Giornata Internazionale dell’operaia l’8 marzo. In Italia la Giornata internazionale della donna si tenne per la prima volta nel 1922 per iniziativa del Partito Comunista d’Italia.