Timoleón Jiménez,Comandante delle FARC-EP ha ringraziato il popolo di Cuba, il leader della Rivoluzione, Fidel Castro, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Generale d’Esercito Raúl Casto Ruz per gli sforzi fatti per ottenere la pace in questo paese.
Durante il suo discorso nella cerimonia della firma dell’accordo finale di pace tra il Governo della Colombia e le FARC – EP, avvenuta a Cartagena de Indias, il Comandante guerrigliero ha dedicato le sue prime parole a tutte le personalità e le entità nazionali e internazionali che hanno reso possibile questo avvenimento.
“Le mie prime parole vanno al popolo della Colombia, alla classe operaia, gli artisti, gli intellettuali, la comunità LGTBI, i giovani, a importanti settori imprenditoriali, aborigeni, afro discendenti, e sopratutto alle vittime di questo conflitto per aver reso possibile la firma di questo accordo di pace”, ha detto ed ha riconosciuto il ruolo importante del leader bolivariano Hugo Chávez e del presidente Nicolás Maduro, oltre che di Norvegia e Cile.
Poi ha ricordato che la chiave del successo di questo accordo si trova nella sua implementazione e che si deve vegliare perchè si applichi quanto pattuito. “Democrazia e dignità per i secoli dei secoli!”, ha ripetuto. Jiménez in più di un’occasione ha segnalato che: “La semina della pace sta appena cominciando”.
“La Colombia s’incammina verso la politica sena armi”, ha detto, ed ha chiesto che tutti nella nazione latinoamericana si preparino a disarmare le menti e i cuori.
“Mettiamo in marcia una nuova era di ricostruzione e riconciliazione, di pace”, ha riferito, e poi ha commemorato tutti i morti nella lotta per la pace e altri popoli che necessitano incontrare la pace nel mondo, come i popoli israeliano e palestinese, della Siria, ed ha chiesto pace per tutto il mondo.
L’accordo di pace firmato oggi pone fine al conflitto più lungo di tutto il continente. “Questo trattato di pace è una vittoria della società colombiana e della comunità internazionale”, ha affermato Timoleón Jiménez, dicendo che questa forma non signifca la rinuncia delle idee di nessuna delle parti. “Continueremo senza violenza nella politica, con tolleranza per la pace e la vera democrazia”.
“La Colombia necessita trasformazioni profonde, e useremo la pace come bandiera. Dopo centinaia di morti e milioni di vittime, posso dire che questo è il cammino indicato, la riconciliazione della famiglia colombiana”, ha segnalato.
“Gloria a tutti i morti e alle vittime di questo confronto. A nome delle FARC-EP chiedo perdono a tutte le vittime del conflitto per tutto il dolore che possiamo aver provocato in questa guerra”.
Al grido “Sì si può”, dei presenti, il rappresentante della guerriglia ha concluso: “È finita la guerra! Sia benvenuta questa seconda opportunità sulla terra!”
(Traduzione GM – Granma Int.)