Dichiarazione generale del Partito Comunista Siriano sulla situazione siriana e internazionale

da Solidarité Internationale PCF

Traduzione di Marica Guazzora

Il Comitato Centrale del Partito Comunista Siriano ha tenuto la sua riunione periodica sotto la presidenza del suo Segretario Generale, il compagno Ammar-Bagdache, il 3 agosto 2018.ob_ab24f8_pcs

Discutendo della situazione politica, il Comitato centrale ha sottolineato l’importanza dei risultati ottenuti dalle coraggiose forze armate siriane per liberare vaste aree della madrepatria. Tutte le posizioni occupate dalle bande di ribelli, in tutte le loro forme, sono state ripulite vicino alla capitale del nostro paese, Damasco. Questa vittoria è di particolare importanza, non solo militarmente ma anche politicamente.

La presenza armata dei ribelli nel centro del paese, tra Homs e Hama, è stata sospesa dai negoziati. Di recente, sono stati compiuti progressi strategici significativi e visibili per liberare le regioni meridionali del paese dall’abominio di organizzazioni terroristiche. Questi importanti risultati delle nostre forze armate hanno considerevolmente rafforzato la fermezza del nostro paese contro l’attacco sionista imperialista e costituiscono una solida base per la battaglia del nostro popolo per la liberazione di tutto il territorio nazionale dall’occupazione dei paesi coloniali.

L’occupazione turca si è espansa nel corso dell’ultimo periodo. Oltre alle città di Al-Bab e Jarablous che erano occupate da questo stato oppressivo, anche la regione Afrin era  ugualmente occupata. Le autorità di occupazione turche, nei territori occupati, applicano metodi che sono categoricamente proibiti dai trattati internazionali, come i cambiamenti demografici, gli spostamenti di popolazione e l’imposizione della moneta della potenza occupante … Questo era stato preceduto da un  massiccio saccheggio dei territori occupati da parte degli occupanti e dai loro agenti. Il Comitato centrale ritiene che la fermezza del popolo della regione Afrin  e la sua resistenza all’ingiustizia delle autorità di occupazione siano  un fattore importante nella lotta nazionale del popolo siriano. Il Comitato centrale apprezza molto la fermezza di questi  nostri compagni  nei confronti dell’occupazione.

La maggior parte del governatorato di Idlib è sotto l’autorità e l’amministrazione della Turchia. Tutte le bande armate in queste zone sono in qualche modo legate all’amministrazione dell’occupazione turca, che sta attuando i suoi  piani aggressivi ed espansionistici. Le azioni aggressive delle autorità di occupazione turche e dei loro agenti hanno causato un crescente malcontento popolare tra le masse sotto occupazione, questo dà la speranza per un cambiamento di qualità nella resistenza a questa brutale occupazione. I coloni americani  cercano ugualmente di stabilire le loro aree di influenza nel nord-est della Siria, in particolare nella regione di Jazira, mantenendo ed espandendo la rete di basi militari statunitensi e appoggiandosi ad organizzazioni che collaborano con l’occupante. Ma il nostro popolo   in queste regioni sta esprimendo sempre più il suo rifiuto dell’occupazione americana e alle azioni di coloro che la guidano. Uno dei segnali più significativi di questo rifiuto è stato l’incendio della bandiera americana in numerose occasioni, come  hanno fatto i comunisti siriani nelle città della regione di Jazira, esprimendo il sentimento dei cittadini per insistere sulla resistenza all’occupazione e sottolineare la loro appartenenza nazionale. Il Comitato centrale apprezza molto le posizioni coraggiose dei nostri compagni a Jazira.

Sebbene il terrorismo sia stato frenato, permangono i pericoli delle operazioni terroristiche, come possiamo vedere dalla serie di operazioni criminali compiute dai terroristi di Djebel el-Arab che hanno ucciso molti cittadini, tra cui anziani, donne e bambini. La risposta degli abitanti di Djebel el-Arab, che  riflette la loro eredità nazionale di vecchia data, è stata rigorosa e chiara. Il Comitato centrale ritiene che la dichiarazione del comitato regionale del nostro partito a Soueïda abbia dato un contributo importante in questo contesto.

Il Comitato centrale sottolinea la correttezza della via tracciata dal nostro partito nella situazione attuale:

1)Lotta per la difesa dell’indipendenza nazionale.

2)Difesa della piena sovranità nazionale.

3)Lotta per l’unità del territorio nazionale.

Uno dei modi più importanti per raggiungere questi obiettivi è la lotta per la liberazione di tutto il nostro territorio nazionale dall’abominio dell’occupazione coloniale. Il Comitato centrale chiama alla vigilanza contro i progetti sionisti e imperialisti che mirano a dividere la Siria o indebolirne l’unità. Gli  imperialisti in generale e i sionisti in particolare trovano che sia un’introduzione necessaria per realizzare il loro progetto espansionista  che chiamano “Il nuovo grande Medio Oriente”, vale a dire il progetto del “Grande Sion.” Quello che viene detto di questo o quel partito sulla “priorità della sicurezza di Israele” è  che occorre mantenere il sostegno alla politica espansionista aggressiva dell’entità sionista, o almeno, chiudere gli occhi per  non affrontarlo.

Il Comitato centrale è convinto che la Siria, nota per il suo retaggio nazionale di lunga data e resistenza ai progetti coloniali, rimarrà il maggiore ostacolo alla tirannia coloniale e ai piani espansionistici dell’imperialismo e del sionismo.

Secondo il Comitato centrale, il ripristino dei fattori economici e sociali è importante per rafforzare la stabilità nazionale. Ciò richiede la protezione, la promozione e lo sviluppo della produzione nazionale. Richiede anche il recupero di importanti guadagni in materia di  sicurezza agricola e alimentare, e di rispondere gli interessi dei produttori e alle richieste delle masse in generale. Questo obiettivo può essere raggiunto rompendo completamente con politiche economiche liberali e sostituendole con la politica di Stato capitalista a impatto sociale. Ciò significa rafforzare lo Stato e il settore pubblico nelle principali aree economiche al fine di sviluppare la produzione nazionale in generale, migliorando allo stesso tempo il tenore di vita delle masse popolari. Il ruolo dello Stato deve essere essenziale per soddisfare i bisogni fondamentali dei cittadini e per sostenere e proteggere i rami produttivi fondamentali  dell’industria e dell’agricoltura. Tutto ciò porterà a una ricostruzione efficiente, equilibrata e integrata.

Su ciò che è stato annunciato per attivare il processo anti-corruzione, e con la corruzione, secondo il nostro partito, intendiamo principalmente il saccheggio dello Stato e insieme del popolo  da parte della borghesia parassitaria e della borghesia burocratica. Il Comitato Centrale ritiene che, affinché il processo anti-corruzione sia efficace, deve essere completo e diretto principalmente contro la borghesia compradora, gli intermediari, i mediatori, gli speculatori e i rappresentanti degli interessi del capitale straniero, così come i loro partner nel governo dello Stato.

Nella sua considerazione della situazione internazionale, il Comitato centrale ha considerato che gli scontri economici e politici tra i principali centri imperialisti sono continui e profondi. Questi scontri spesso prendono la forma di conflitti armati, di solito attraverso agenti e talvolta attraverso  interventi militari diretti. Nonostante le numerose riunioni ad alto livello sulla scena internazionale, le contraddizioni fondamentali tra i principali attori internazionali si stanno profondamente accentuando. In questo contesto, la politica dell’imperialismo USA assume una posizione particolarmente pericolosa. È stato annunciato dai mezzi  governativi americani che il principale nemico degli Stati Uniti è la Repubblica Popolare cinese, che è il principale rivale economico degli Stati Uniti. Entrambe le parti si sono scambiate misure discriminatorie in campo economico in generale e  in particolare in campo commerciale. Nuove sanzioni statunitensi sono state applicate anche contro la Russia, che è classificata come il nemico n. 2 dall’amministrazione statunitense. Ci sono anche tensioni serie e dichiarate tra l’imperialismo statunitense e l’imperialismo dell’Europa occidentale.

Gli Stati Uniti stanno lanciando un massiccio attacco con molte sfaccettature in America Latina per riportarla nel suo “cortile”. L’imperialismo USA sta anche mettendo più pressione sull’Iran, una pressione che sta affrontando una forte resistenza. Molti centri imperialisti continuano a esercitare pressioni sulle masse lavoratrici per eliminare tutti i vantaggi della lunga e ostinata lotta di coloro che hanno lavorato in questi luoghi durante il XX secolo.

Tutti questi fattori portano nel loro fardello  un serio confronto nel contesto delle contraddizioni imperialiste, così come nella contraddizione tra lavoro e capitalismo e nella contraddizione tra centri imperialisti e movimenti di liberazione nazionale negli Stati capitalisti.

In questo contesto si iscrive  la resistenza della Siria e dei suoi alleati all’attacco sionista imperialista … Così come la guerra di liberazione nazionale guidata dal popolo yemenita contro l’aggressione di agenti coloniali come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e alcuni regimi mercenari. La lotta delle fazioni del movimento arabo di liberazione nazionale  è un contributo soggettivo alla liberazione e alla lotta rivoluzionaria dei popoli del mondo contro l’imperialismo.

Secondo il Comitato centrale, la lotta contro i regimi che sono  agenti dell’imperialismo nella nostra regione è un compito nazionale importante. Soprattutto perché più aumenteranno i risultati del movimento di liberazione nazionale più sarà evidente  la fragilità dei regimi fantoccio.

Il Comitato Centrale ha denunciato la decisione della Knesset sionista  di dichiarare il carattere ebraico del suo Stato. Questa affermazione è un’ulteriore prova che Israele sionista è un’entità razzista espansionista basata sulla discriminazione e l’ oppressione del popolo arabo palestinese e sulla costante aggressione nei confronti del suo vicinato. Questa procedura ha permesso di garantire la compatibilità della forma con il contenuto. Vale a dire, che “Israele sionista”, in tutte le sue caratteristiche, è diventato  senza alcuna ambiguità, come il Sudafrica nella metà del secolo scorso, uno stato di chiara discriminazione razziale.

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