In questi giorni si inaugurano piazze, purtroppo anche a fucilatori di partigiani.
“Pochi lo sanno ma furono Teresa Mattei, Rita Montagnana e Teresa Noce a scegliere la mimosa per celebrare l’ 8 marzo. Un fiore povero, che si poteva cogliere ovunque e nasceva proprio in quel periodo. Fra i primi a presentare la primavera era anche il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Il fiore delle montagne, il fiore delle lotte, il fiore di ognuno. E in questo marzo di nuove battaglie ci apprestiamo a far tornare la tua voce nuovamente potente come un tempo. Torni e lo fai a marzo. Come una mimosa, come il fiore delle lotte, come il fiore di ognuno”
Oggi è stata inaugurata a Torino una piazza intitolata a Teresa Noce, la nostra Rivoluzionaria professionale, alla presenza e con l’intervento del figlio Giuseppe Longo, 90 anni e assolutamente lucido. Teresa è nata nel 1900, proprio nella zona di Torino che le intitola la piazza, che è ricavata nell’area in cui sorgevano un tempo gli stabilimenti Incet, dove si producevano cavi elettrici, in Barriera di Milano. È una delle tante aree industriali della periferia di Torino, da tempo abbandonate.
Tanta gente, tanti bambini e ragazzi delle scuole. Un ringraziamento particolare di noi comunisti/e deve andare a tutti e tutte coloro che lo hanno voluto e organizzato. poichè il processo di intitolazione è stato promosso dall”Associazione ArTeMuDa in collaborazione con l’associazione Toponomastica femminile, la Circoscrizione 6 della Città di Torino e il Centro Documentazione Pensiero Femminile nell’ambito del Progetto “Via Teresa Noce”, nato nel 2017.