Il murales è apparso alla periferia di Torino (a Parco Dora) per ringraziare i medici cubani che sono partiti per il Piemonte per combattere il COVID-19.
Il dipinto è stato creato da un gruppo di militanti di Noi Restiamo (“Nos Quedemos”) e OSA, insieme ai rappresentanti della Rete dei comunisti, per esprimere l’apprezzamento per le azioni di Cuba nella lotta contro il nuovo coronavirus e in omaggio alla brigata Henry Reeve, fondata dal leader della Rivoluzione cubana Fidel Castro, nel 2005.
“Grazie Cuba. Grazie Henry Reeve Brigade!” È l’iscrizione che accompagna il murale.
Oggi 25 maggio 2020, il lavoro è stato presentato a sostegno dell’invito promosso in Italia da Luciano Vasapollo e Rita Martufi (coordinatori della Rete italiana di intellettuali e artisti in difesa dell’umanità) per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace alla Brigata Henry Reeve, come richiesto da altre organizzazioni internazionali.
(Con informazioni da FaroDiRoma)
Torino. “Medici e non bombe”, murales omaggio alla brigata medica cubana
” È stato per noi un enorme piacere ricevere in mattinata la visita dell’Ambasciatore di Cuba in Italia e del capo della Brigata durante i lavori “, si legge sul profilo sociale sulla pagina dell’organizzazione coinvolta.
L’arrivo dei medici cubani aveva suscitato grande scalpore (tranne poi scivolare “scientificamente” nel dimenticatoio) perché al momento della massima pressione della stretta sanitaria, un piccolo paese di certo non ricco e per di più attaccato da un decennio di blocco economico criminale targato Usa , si permetteva il lusso di inviare aiuti umanitari a favore delle “grandi economie occidentali”.
Il bellissimo murales che da oggi campeggia per le strade di Torino è un “atto doveroso” verso l’aiuto portato nel nostro paese dalla “Brigata Henry Reeve”.
Grazie Cuba, grazie Brigata Henry Reeve!