di Dario Ortolano
Dunque, l’esito del voto per il Parlamento italiano è ufficialmente a conoscenza e disposizione di tutti, per trarne le dovute considerazioni. Ha ” vinto la Meloni ” ed il centrodestra, come diranno i più, in realtà ottenendo, la suddetta, il 26% dei voti validi, prosciugando, la propria coalizione e riducendo ai minimi termini i propri ” alleati ” con percentuali aggirantesi attorno all’8%. Ha ” perso Letta ” ed il centrosinistra, sempre secondo la vulgata corrente, che tale non era perché formato dal PD + cespugli, come si sarebbero chiamati poco tempo fa, con la significativa mancanza del M5S, che, in realtà è, ormai, abbastanza organico, sotto la guida di Conte, a tale schieramento, da cui, invece, ha tenuto un prudente distacco, per dare l’impressione ad una parte dell’elettorato, di mantenere una certa carica ” alternativa “, dopo averla, in realtà, pressoché totalmente perduta, nel corso dell’ azione di ” governo ” della trascorsa legislatura.Tale sotterfugio gli ha giovato, con un dato elettorale superiore al 15%. Coloro che sono stati solitamente chiamati ” terzo polo “, cioè la coalizione di Calenda e Renzi, che, in realtà tali non erano perché di ” poli ” non ne esistevano soltanto altri due, si dichiarano e tali sono considerati dai commenti ufficiali, ” premiati ” dall’elettorato, col loro 7,7% ottenuto. I comunisti, divisi in tre liste distinte, ancora una volta, non riescono ad entrare, con una propria rappresentanza, nel Parlamento della Repubblica italiana.
Questo il quadro ” numerico ” e quantitativo dell’esito del voto. Se, tuttavia, esaminiamo il quadro ” qualitativo ” e contenutistico dei programmi, potremo constatare che tutte le formazioni politiche suindicate, sono caratterizzate da una pressoché totale identità, che rende il quadro politico e parlamentare italiano, ben più omogeneo di quanto possa sembrare a prima vista. Tutte sono per restare nella NATO e nella UE, cioè strettamente fedeli all’imperialismo USA ed UE ed alle sue politiche. Tutte, infatti, hanno votato a favore delle sanzioni alla Russia ed alla fornitura di armi all’Ucraina. Tutte, in politica interna, improntano la loro politica economica, al più stretto neoliberismo, da cui le politiche filopadronali ed antipopolari, di questi ultimi trent’anni, chiunque abbia governato. E quindi, ci si può chiedere, ma per chi e per che cosa ha votato il popolo italiano, anche questa volta ??!!
Stando così le cose, per la ” continuità ” e non per il ” cambiamento “, qualunque ne sia il grado di consapevolezza. Ci attendono, stante l’attuale situazione politica e socioeconomica, nazionale ed internazionale, tempi duri e difficili, in cui, una vera alternativa politica, economica e sociale potrà nascere, se nascerà, soltanto dalle lotte della classe operaia, di lavoratori e lavoratrici e di tutti gli sfruttati ed oppressi dal capitalismo e dall’imperialismo, con l’impegno ed il ruolo di avanguardia, se lo sapranno svolgere, dei comunisti.