di Dario Ortolano
È deceduto, ieri, Gianni Minà, un grande giornalista, che ha dedicato la sua intelligenza, passione e serietà professionale, a sostegno della causa dei popoli che, in tutto il mondo, lottano per liberarsi dall’ oppressione e dallo sfruttamento dell’imperialismo internazionale.
Gianni Minà, era nato a Torino, nel 1938, ed ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, realizzando centinaia di reportage per la RAI. Ha girato film documentari di successo su Che Guevara, Fidel Castro, Mohamed Alì, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, e Diego Maradona.
Con la sua rivista ” Latinoamerica “, ha documentato il processo incessante di liberazione nazionale ed emancipazione sociale in atto, dei popoli dell’America Latina, dall’imperialismo USA ed UE.Celebri le sue interviste a Fidel Castro, che costituiscono, da anni ormai, una fonte primaria di documentazione sulla vita e l’azione politica e sociale del grande leader rivoluzionario.
Un grande giornalista come Gianni Minà, non poteva essere ” sopportato ” dalla cerchia esclusiva di vessilliferi e corifei, rappresentata dai promotori dell’informazione di massa al servizio del capitalismo e dell’imperialismo internazionale ed infatti, su di lui, è calato il più ferreo ostracismo e la più vile ed odiosa emarginazione ed esclusione dai canali ufficiali di informazione del regime, come si addice ai cosiddetti sistemi ” liberaldemocratici “.
Gianni ne patì e denunciò tale processo di censura nei suoi confronti, conscio, tuttavia, delle sue cause e motivazioni.
Lo salutiamo e ringraziamo, nel momento in cui ci lascia, per la sua vita e l’opera in essa svolta.Come ha dichiarato recentemente il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jimping, nel salutare il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, al termine del vertice bilaterale di Mosca, ” Stanno accadendo avvenimenti, mai visti negli ultimi cent’anni della storia della umanità.. “.
Di essi, Gianni Minà è stato il fedele e puntuale descrittore, sempre dalla parte degli oppressi e sfruttati e di coloro che guidano la lotta per l’emancipazione politica e sociale dei popoli, dall’imperialismo internazionale, USA ed UE.
Così lo ricorderemo, sempre, come comunisti italiani. Ciao, Gianni.