Premessa
In questi mesi l’appello per la ricostruzione del Partito Comunista nel quadro ampio della sinistra di classe, da noi lanciato, ha fatto molto strada: sono giunte numerose e qualificate adesioni; migliaia di compagni e compagne, in decine di assemblee tenute da Trieste a Palermo hanno discusso con passione unitaria dei temi dell’appello e concordato sul progetto dell’associazione: una straordinaria assemblea nazionale – il 12 luglio a Roma – ha posto con forza il tema della costituente di una forza comunista, come necessità politica.
L’attesa esigente che si è manifestata ci spinge a una più forte assunzione di responsabilità e a un’accelerazione del progetto. Tanto più che abbiamo la presunzione di ritenere che gli importanti avvenimenti di questi mesi, sulla scena internazionale come su quella nazionale, non solo abbiano confermato gli assi centrali, politici e teorici dell’appello ma abbiano reso più urgente il suo obiettivo: la ricostruzione di una forza comunista in Italia.
Serve dunque una nuova fase d’impegno che risponda positivamente a queste domande, pur nella consapevolezza delle difficoltà. Il primo compito che ci poniamo è allargare e strutturare l’associazione, lo strumento che abbiamo scelto per dare vita, con un processo partecipato ma definito sul piano teorico, politico e organizzativo, a un nuovo Partito Comunista in Italia.
Il primo impegno è quello di una campagna di tesseramento che faccia leva sulla grande disponibilità che abbiamo verificato e che coinvolga, con una piena assunzione di responsabilità, tutte le compagne e i compagni che intendono prendere parte al processo costituente. Invitiamo all’adesione e alla partecipazione i compagni e le compagne militanti di forze politiche, impegnati nei movimenti di lotta, nel sindacato e nell’associazionismo che condividono il nostro progetto.
L’associazione, superata la fase iniziale di presentazione dell’impresa che proponiamo, deve darsi una struttura che garantisca il riconoscimento e la
valorizzazione di ciascuna delle tante energie che si sono manifestate. Per questo proponiamo uno statuto che garantisce una gestione unitaria e partecipata, per questo proponiamo di insediare un coordinamento, largamente rappresentativo – ma sempre sottoposto a verifica e a integrazione – delle esperienze coinvolte che sia il luogo di direzione del processo costituente.
Il coordinamento dovrà eleggere, alla sua prima riunione, un comitato esecutivo che si carichi del lavoro organizzativo necessario.
Raccogliendo la spinta che viene dai territori e i materiali pregevoli prodotti nelle iniziative di questi mesi, il coordinamento dovrà anche individuare una commissione per la definizione delle tesi congressuali, onde giungere al congresso costitutivo del partito comunista in tempi strettamente connessi alla fase di ricomposizione che sta investendo l’intera sinistra. E’ questo un lavoro essenziale cui devono essere chiamati a partecipare effettivamente, costruendo le opportune occasioni, tutti i compagni e le compagne. Un lavoro che, senza conceder nulla all’improvvisazione e all’eclettismo, sia sviluppato nel vivo di una discussione ampia con tutti i settori sociali e culturali critici del modello dominante, anche sperimentando forme inedite di consultazione.
Parte decisiva dell’impegno dei nuovi organismi del l’associazione sarà la continuazione e il rafforzamento di un’iniziativa politica, diffusa su l territorio e in strettissima connessione con le lotte per la pace, per la democrazia, per il lavoro.
Sono nostri obiettivi nei prossimi mesi, in particolare, la presentazione dell’Associazione e la costruzione di gruppi che lavorano alla Costituente
Comunista in ogni territorio, così come la promozione d’iniziative centrali sulle grandi questioni della pace e della guerra, dell’Europa, dell’economia e del mondo del lavoro, della scuola e della cultura.