Poesie di Maria Carla Baroni tratte da CANTI SCELTI
AL BELPAESE GUASTO
Belpaese guasto
di arte in rovina
e paesaggi sfregiati
discariche cemento
fabbriche di veleni e morte
traffico incessante
vuoti edifici a trafiggere il verde
rive rocce e spiagge
frantumate sponde
di fiumi incapsulati
morsi di ruspe impazzite
autostrade su terre frananti
boschi e rifiuti alle fiamme.
Belpaese guasto
per secoli servo
a pezzi svenduto
poveri alle mense in lunghe file
paludi immense di corruzione
strade e banche di mafia e sangue
stragi di Stato.
Oscurità stagnante
di troppa gente che non vede
non parla non agisce
non ancora popolo.
AI TEMPI DELLA SINISTRA EXTRAPARLAMENTARE
Lunghe riunioni serali
in scantinati gelati
per organizzare un sogno
di libertà dal bisogno
e di consapevoli scelte
per tutti e tutte.
STRAGE
Piazza di popolo
volti d’ira e di dolore.
Hanno ucciso un giudice
che combatteva la mafia
una giudice contro
gli sfruttatori di bambini
tre giovani carabinieri
e un poco di ognuno di noi.
SCIOPERO GENERALE
Nel pallido sole d’ottobre
fuochi di rosse bandiere
giovani volti di speranza
in piazza
anche per i molti avvolti
nella nebbia oscura
della non coscienza.
MUTAZIONE dal P.C.I AI D.S.
Pur con paure e chiusure
il partito era un tempo
progetto di cambiamento
identità e speranza.
Nel volgere degli anni
il partito ha proseguito a svolte
cambiando pelle carne e cuore
dalla lotta di classe
al mercato sovrano.
Sottomesso ormai
all’offensiva del capitale
marea che travolge
le nostre forme di rappresentanza.
Essiccate le sezioni
linfa diffusa
che innervava città e paesi.
Ora non può bastare
difendere le conquiste sociali
dei tempi andati
attanagliate
dalla globalizzazione montante.
Ritrovare
valori per cui lottare
il senso dell’agire collettivo
per una vita che non sia più merce.
FABBRICHE DISMESSE
Transeunti cattedrali
dell’arte industriale
di generazioni di operai
di fatica
malattia
identità di classe.
1998
Susseguirsi di centenari
e cinquantenari
in quest’anno di fine millennio.
Passi nel cammino della Storia
in itinerari di liberazione
lastricati di sangue.
Dall’editto di Nantes
per la libertà di culto
al Manifesto del Partito Comunista
per la libertà dal bisogno
alle cannonate di Bava Beccaris
contro gli operai milanesi
che chiedevano pane a prezzi più bassi.
Celebrazioni di lotte
contro potentati invasori
dalle Cinque Giornate di Milano
all’India dai molti popoli
liberata dalla Grande Anima di un saggio
all’avvio dello Stato di Israele
che ha donato un paese
a un popolo disperso
e trucidato su multiformi roghi
iniziando la tragedia
del popolo di Palestina.
Anno dell’accordo di pace
nell’Irlanda del nord
massacrata da invasori
di un altro cristianesimo.
Ancora si aggira necessario
l’inno di lotta e di speranza
cantato dalle rosse bandiere
nelle contrade del mondo
per le altre libertà da conquistare.
STATI VEGETATIVI PERMANENTI
Duemila corpi
essiccati
ingialliti
trafitti da tubi artificiali
morti
abbandonati
inerti
negli ospedali.
Per giochi di potere
usati.
CASA DI RIPOSO
Blocco di cemento
brulicante di vecchi all’ammasso
e di fronte
l’impresa di pompe funebri.
LA GUERRA DEL GOLFO
Per liberare il petrolio degli emiri
le armate Usa hanno lasciato
una terra di pozzi brucianti
l’aria annerita di fumi
un grande fiume inquinato e morente
e trecentomila morti.
ALLA FOTO DI UN VOLONTARIO
Diciassett’anni
un volto ancora tondo
di bambino
apparso sui nostri giornali:
un volontario nordamericano
alla guerra del Golfo.
Ti avranno esaltato
per farti partire
l’onore la patria la gloria
l’avventura la virilità
o parlato di arabi incivili.
Sempre sbandierata
una buona paga.
Bambino violentato
e comprato
anche se non ucciderai
anche se non sarai ucciso
una parte di te sarà la morte.
ISRAELE CONTRO GAZA
Pioggia immensa di bombe
lungo assedio di fame
Gaza sventrata divelta
sangue polvere pianto
per rovesciare un governo eletto
sterminare un popolo solo.
LA CAMPANA DI ROVERETO
Dalla Madre Terra estratti metalli
con i metalli furono fusi cannoni
dai cannoni fu tratta una campana.
Una campana di pace ora risuona
contro tutte le guerre del mondo.
VENTRE SVENTRATO
Ventre sventrato della Madre Terra
per erigere falli di cemento armato
innalzare inceneritori
fumanti tumori e leucemie.
SUI TETTI E SULLE TORRI
Operai sui tetti
immigrati sulle torri
muti
gridano al cielo
il dolore e il furore
perché sulla terra
il potere li ascolti.
A VOI CHE VENITE DA TERRE LONTANE
Avete lasciato
terre di sole e di grande bellezza
distrutte
dal colonialismo di ogni tempo
terre di fame guerre malattie
di acque coste foreste violate.
Nell’ Europa
dell’antica sapienza greca
– con gli schiavi per produrre –
e della carità cristiana
– con stragi nel mondo intero –
avete trovato
i lavori più faticosi e ingrati
in campi e officine
sottopagati
o l’accudire i nostri vecchi malati
soffrendo per i vostri lontani
il dormire dieci in una stanza
lavare vetri di auto
in cui trovare talora
scaglie di un più pallido sole.
SGOMBERI
Rom e immigrati
scaglie di secca pelle
da spazzare via dal corpo
della speculazione immobiliare.
MARI E MURI
L’Europa una volta opulenta
dominatrice del mondo
ora s’immura
contro le figlie e i figli
delle genti un tempo depredate.
Ove non sono mari
a lasciar morire annegati
o spiaggiati
si ergono muri
contro uomini donne bambini
in fuga da una diversa morte.
IL LAVORO NELLA GLOBALIZZAZIONE
Deserto di diritti negati
orari allungati a dismisura.
Nelle fabbriche ritmi incalzanti
turni che massacrano la vita
anche a produrre strumenti di morte.
Vite strinate
prima di essere uccise.
Negli uffici spazi aperti al controllo
o isolati scranni di comando.
Sempre competizione imposta.
Come e quando il lavoro
scintilla di ogni sé individuale
per produrre cura del mondo
e degli umani?
NUOVO DILUVIO UNIVERSALE
Capitalismo diffuso
per ora vincente
– vittoria di morte –
diluvio che dilava
e dissolve
vite relazioni saperi
foreste e ambienti
dell’azzurro pianeta rotante.
Terra devastata
guerre e desolate rovine
inquinamento
spalmato cemento
schiavitù rivisitata.
AL COMPAGNO MARCO
Quattrocentottanta euro
per vivere un mese
ti passava il Sistema
compagno Marco
compagno comunista
operaio
malato
pensionato
morto.
VISIONE
Il mostro Potere ammansito
diluito sulla fertile terra
brunito in piccole fiamme
creatrici di bene
nelle mani nella mente nel cuore
di piccoli gruppi di umani.