“Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza è un dovere”

di Marica Guazzora

Ieri è stata una giornata importante per Riace e anche per tutti gli antirazzisti/e. Abbiamo presidiato e/o  marciato in tanti/e in ogni città d’Italia da Torino a Riace per il suo sindaco Domenico Lucano. E lì,  a Riace, mentre il corteo intonava Bella Ciao  lui ha salutato dalla finestra dei suoi domiciliari con il pugno alzato e le lacrime agli occhi. Una foto che sta facendo il giro della rete, commentata anche da ogni telegiornale. Sorge il dubbio che la  cosa che ha dato fastidio  a tanti, non sia stata solo la sua umanità, tutto ciò che ha fatto e che ha reso  Riace un simbolo di accoglienza per tutto il mondo, ma quel pugno chiuso alzato. Mimmo è agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed illeciti nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Attendiamo  che la Magistratura faccia il suo corso, ma in fretta.

“Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza è un dovere” così recitava uno striscione a Milano, in Piazza San Babila. Al grido di  “Siamo tutti clandestini” e “Mimmo libero” hanno sfilato per le vie di Riace associazioni, partiti, sindacati, ma anche semplici cittadini che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza a quel sindaco.  Tra i tanti striscioni e cartelli esposti nel corteo “Il mondo lo adora, l’Italia lo arresta”. Hanno sfilato italiani e extracomunitari, insieme, uniti.  Alcuni vivono a Riace ormai da anni contribuendo a ripopolare il piccolo paese della Locride, altri sono giunti da fuori. “Riace è patrimonio dell’umanità, quella che si ricorda cosa significhi questa parola”.

“Spero di tornare a essere una persona normale, libera, che non deve subire questi condizionamenti anche perchè sul piano psicologico lasciano un segno. Voglio tornare a essere una persona libera come tutti” dice dalla sua abitazione Mimmo Lucano.

Anche  a Torino, dopo un presidio davanti alla Prefettura,  è partito un corteo spontaneo per Via Po.

Riace non si arresta e non si arrende.

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