La lotta e la partecipazione delle donne

di Fernanda Mateus componente Comitato Centrale – XXI Congresso PCP

Compagni

La partecipazione rilevante delle donne in diversi campi, che riflette la loro volontà di esercitare i diritti e un’innegabile affermazione del valore delle loro capacità e conoscenze per la società, è accompagnata dal persistere di disuguaglianze e discriminazioni che penalizzano la stragrande maggioranza delle donne, in particolare le lavoratrici.

Si registra un aumento dell’occupazione femminile (oltre il 49% della popolazione occupata), con una distribuzione disomogenea per settori, con un’elevata concentrazione nei servizi e in alcune professioni.

Un doppio sfruttamento – di classe e di sesso – pesa sulle lavoratrici, in cui il grande capitale si appropria del loro lavoro, colpendo le donne nei diritti e il Paese nella giustizia sociale. Costituiscono la maggioranza dei lavoratori soggetti a lavoro precario e percepiscono il salario minimo, sono circa l’11% con un salario che le tiene in povertà. In media ricevono 225 euro in meno rispetto agli uomini, una differenza che aumenta con l’aumentare della qualifica professionale e della scolarizzazione. Di conseguenza, sono la maggioranza di coloro che ricevono basse prestazioni sociali che sostituiscono il reddito da lavoro. 

La deregolamentazione dell’orario di lavoro viola i loro diritti di lavoratrici in quanto crea forti limitazioni nell’organizzazione della loro vita personale e familiare, negando loro il tempo per il lavoro, per la famiglia, per se stesse e per la loro partecipazione sociale e politica.

Inoltre, alla stragrande maggioranza dei lavoratori viene negato il diritto di decidere liberamente il tempo e il numero di figli che desiderano avere, i diritti di maternità e paternità non sono rispettati, compreso il ricatto sulla non gravidanza se vogliono lavorare, non godono pienamente del congedo di maternità e dei periodi di allattamento.

Compagni

Si tratta di testimonianze di una realtà più ampia che conferma che importanti diritti per le donne restano insoddisfatti, sul lavoro, in famiglia, nella vita sociale, politica, culturale e sportiva.

Le soluzioni sostenute dai governi del PS nell’ambito delle politiche di “parità di genere” mirano a eludere e non rispondere alle cause strutturali di sfruttamento, le donne vivono disuguaglianza e discriminazione che ha nuovi sviluppi nel contesto della pandemia. Alcuni sostengono che lo scoppio dell’epidemia sfugga all’importanza di rafforzare la lotta organizzata delle donne. Una lotta che acquista sempre più importanza!

Salutiamo la lotta delle lavoratrici, che dalle aziende, dai luoghi di lavoro e con il sostegno dei loro sindacati di classe, si battono contro i licenziamenti, per gli aumenti salariali, per il rispetto dei loro diritti.

Accogliamo con favore l’intervento del Movimento delle donne democratiche, che sviluppa un intervento diversificato in difesa dei diritti delle donne, distinguendosi il 25 novembre, portando avanti azioni di strada intorno all’urgenza dei diritti della vita e per superare la violenza.

Compagni

Il progetto di risoluzione politica include nelle sue linee guida la promozione del lavoro rivolto alle donne tenendo conto di tre aspetti inseparabili: le donne nel Partito, l’influenza del Partito nel movimento delle donne e il Partito nella difesa dei diritti delle donne.

Le donne costituiscono il 32% dei militanti ed è fondamentale continuare a valorizzare la loro partecipazione alla vita del Partito, ampliando il numero di coloro che si assumono responsabilità, a diversi livelli di intervento del partito e inscrivendo l’obiettivo di reclutare più donne, ovvero le lavoratrici.

Il PCP assume la lotta delle donne come parte integrante della lotta più generale dei lavoratori e delle persone, ma questo non significa diminuire l’importanza della lotta specifica delle donne e il ruolo che gioca nella difesa dei loro diritti. Per questo motivo, il PCP attribuisce importanza all’intervento degli attivisti comunisti nel promuovere la lotta organizzata delle donne, a livello unitario, in particolare nel Movimento Democratico delle Donne.

Nello stesso tempo in cui il PCP si assume la propria responsabilità nella difesa dei diritti delle donne, è essenziale estendere la propria iniziativa ai diversi livelli di intervento del Partito intorno ai problemi e alle richieste concrete delle donne, nella valorizzazione dell’importante patrimonio e proposta dei suoi cento anni, per la loro emancipazione.

Lunga vita alla lotta di emancipazione delle donne!
Lunga vita al XXI Congresso
Lunga vita al PCP!

RISOLUZIONE DEL COMITATO CENTRALE SULLO SVOLGIMENTO DEL XXI CONGRESSO PCP

«Il XXI Congresso del PCP fa parte del lavoro generale del Partito e deve contribuire al suo rafforzamento, al rafforzamento dell’unità dei lavoratori, all’ampliamento della lotta di massa e delle varie classi e strati sociali antimonopolistici, all’unità e all’azione dei democratici e patrioti e affermazione dell’ideale e del progetto comunista ».

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