di Dario Ortolano
È stata istituita nel 1970, con la sottoscrizione del Segretario generale dell’ ONU, per coinvolgere tutti gli Stati e popoli del mondo, nella tutela dell’ambiente e conseguente salvaguardia del Pianeta Terra.In questa giornata, vengono analizzate, a vari livelli di responsabilità politiche e sociali, le problematiche derivanti dall’inquinamento di aria, acqua e suolo, dalla distruzione degli ecosistemi, dal processo di estinzione in corso, di migliaia di piante e specie animali, e dall’esaurimento delle risorse non rinnovabili ( carbone, petrolio, gas naturale ), cercando di indicare soluzioni, che permettano di eliminare gli effetti negativi della attività dell’essere umano, attraverso il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali, l’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili ( aria, sole ecc. ), il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, proteggendo habitat fondamentali, come boschi umidi e specie minacciate di estinzione. I comunisti sono, da sempre, sensibili ed impegnati, su tali tematiche.Nei Manoscritti economici-filosofici, del 1844, di Karl Marx, troviamo, infatti, scritto: ” Le piante, gli animali, le pietre, l’aria e la luce, costituiscono una parte della vita umana e dell’umana attività. La natura è il corpo inorganico dell’uomo. Che l’uomo viva della natura, vuol dire che la natura è il suo corpo, con cui deve stare, in costante rapporto, per non morire “.
Friedrich Engels, nella sua opera, del 1845, ” La condizione della classe operaia in Inghilterra “, descrisse, con dovizie di particolari, le condizioni di degrado sociale ed ambientale delle città inglesi, investite dalla Rivoluzione industriale. Ed ancora, Karl Marx, nel capitolo XIII del I libro de ” Il Capitale “, spiega bene come, il modo di produzione capitalistico comporti, inevitabilmente, lo sfruttamento dei lavoratori, la produzione di merci alterate e sofisticate e l’inquinamento ambientale. Su questa base di patrimonio analitico e propositivo, i partiti ed i Paesi che hanno imboccato la strada della lotta contro il capitalismo e per il socialismo, hanno profuso e profondono, oggi, un forte impegno nella tutela ambientale, per la salvaguardia della Terra e delle specie su di essa viventi.Particolarmente, il Partito Comunista Cinese e la Repubblica popolare cinese, che sono, oggi, il più grande e forte Partito comunista, e Paese socialista, oggi esistenti al mondo.Afferma, infatti, il documento del 19 Congresso del PCC del 2017:
” Dobbiamo lavorare, con dedizione, alla costruzione di una Civiltà Ecologica Socialista e di un nuovo Modello di modernizzazione, in base a cui, l’umanità possa svilupparsi in armonia con la natura. La Civiltà ecologica, in quanto coerente con gli interessi fondamentali dell’umanità, è uno sviluppo naturale dei principi base del socialismo “.E così, XI Jinping, Presidente della Repubblica popolare cinese e Segretario generale del Partito Comunista Cinese, nel proprio intervento al Congresso, ha assunto un grande impegno, suo e di tutta la direzione della Repubblica popolare, nell’ambito della cooperazione internazionale, volto a trovare una risposta adeguata ai cambiamenti climatici, ed in tale veste, e per ottemperare a tali impegni, Xi Jinping, parteciperà, domani, alla Conferenza Mondiale sull’Ambiente e la tutela della Terra, che si terrà on line, per illustrare le nuove ed avanzate misure che il suo Paese intende intraprendere, in tale prospettiva. Del resto, a tale fine, il 13 marzo 2018, il Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese, ha dato vita al Ministero della Ecologia e dell’Ambiente, che, unificando le competenze di Ministeri preesistenti, ha assunto un ruolo di guida, nella promozione del Nuovo Modello di Sviluppo del Paese.Ciò ha portato la Cina, negli ultimi anni, ad abbandonare il prodotto interno lordo ( Pil ), quale indicatore unico delle prestazioni economiche, affiancando ad esso, l’indice di protezione ambientale e di riduzione della povertà.
Recentemente, il Premier cinese, Li Keqiang, nel rapporto di attività del suo governo, ha reso conto di un un’approccio duro ed inarrestabile, per assicurare ” cieli blu, acque pulite, e sviluppo sostenibile “. E le nuove norme in atto, non sono affatto simboliche, ma prevedono, per le aziende che inquinino, multe molto alte, senza alcun limite massimo. La città di Pechino, ad esempio, ha ripulito, negli ultimi anni, tutti i corsi d’acqua. Inoltre, la Cina sta attuando il Programma di Conservazione delle Foreste Naturali ed il divieto di disboscamento, per proteggere il suolo dall’erosione e dal rapido deflusso delle acque, puntando proprio sul rimboschimento, con l’obiettivo di piantare almeno 84 mila chilometri quadrati di nuovi alberi Anche in Italia, i comunisti, sono particolarmente impegnati nella lotta per la tutela dell’ ambiente e per un Nuovo Modello di sviluppo economico e sociale del Paese, sostenibile ed ecocompatibile, perché fondato sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e dotato della capacità di aggredire le cause fondamentali dell’inquinamento ambientale, che sta alla base delle mutazioni climatiche, che stanno portando il Pianeta Terra, verso la sua autodistruzione. Infatti, nel Programma approvato dal 1 Congresso Nazionale, del rinato Partito Comunista Italiano ( PCI ), tenutosi nell’anno 2018, si legge ” È, quindi, necessaria, una scelta strategica, ad ogni livello ed in particolare nei Paesi industrializzati, fondata sull’uso razionale e responsabile delle risorse e dell’energia, sul risparmio ed il riciclaggio dei materiali, sulla drastica riduzione degli sprechi, in grado di assicurare sviluppo qualitativo ed occupazione. Il PCI propone, inoltre, in Piano nazionale di prevenzione, riassetto, salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, dei centri storici e degli edifici pubblici, quale risposta al dissesto idrogeologico, al pericolo sismico, anche dando completa attuazione allo stop del consumo di nuovo suolo agricolo, da parte di opere infrastrutturali, di grande distribuzione organizzata. Il PCI si batte per la rigenerazione urbana, nell’ottica della sostenibilità geologicaed ambientale, per migliorare le condizioni di vita della popolazione, riqualificando le parti degradate delle città e recuperando il patrimonio edilizio esistente.
Ed ancora, il no alla realizzazione di progetti inutili e dannosi, come la Tav in Val di Susa, il Ponte sullo stretto, l’Autostrada Roma-Latina ecc., dando il via, invece, all’adeguamento e messa in sicurezza, della rete stradale, nazionale, regionale e locale, al potenziamento di reti e linee ferroviarie ed alla realizzazione delle autostrade del mare “.In questo spirito, e con questo impegno politico e programmatico, i comunisti italiani, e del mondo intero, salutano l’imminente svolgimento, domani, della giornata mondiale della Terra, come grande occasione per riprendere la lotta per tutelare l’ambiente e salvare il nostro Pianeta dalla sua distruzione, per rilanciare un Nuovo Modello di sviluppo economico e sociale, sostenibile ed ecocompatibile, come nuova possibilità storica, di sviluppo di tutta la civiltà umana.